Vuoi scoprire quali sono i 5 motivi più comuni che rendono il cloud aziendale inefficiente? Continua a leggere per scoprire come migliorare la tua architettura cloud ed evitare costi inutili.
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Il cloud è diventato la parola più diffusa all’interno dei reparti IT di quasi tutte le aziende e un buon numero di esse ha iniziato il processo di transizione.
Ciò che spinge le imprese verso il paradigma cloud, pubblico o privato, è tra le altre cose l’opportunità economica, rispetto alle architetture tradizionali. Questo risparmio di costi si ha sia per quanto riguarda la velocità di innovazione sia i TCO più bassi.
Nella realtà però, molte imprese, sia piccole e medie che grandi, stanno affrontando alcuni problemi imprevisti di costi legati all’infrastruttura cloud, dopo la transizione iniziale. Uno dei motivi principali è la mancanza di una strategia cloud appropriata e la configurazione di modelli di gestione.
Quali sono quindi i principali motivi, che vengono sottovalutati e che, quindi, portano ad un maggiore dispendio di denaro?
Noi ne abbiamo individuati cinque.
Innovazione IT da una prospettiva tecnica ma non nella cultura aziendale.
Il motivo principale dell’inefficienza nella struttura cloud aziendale è implicabile alla cultura aziendale. Molte imprese affrontano l’innovazione cloud ma la gestiscono come un’architettura tradizionale. Quindi, quello che viene a mancare è proprio il cambiamento culturale legato alla gestione e alle operazioni con il cloud, che si traduce in costi superiori.
La soluzione? Intraprendere un percorso a 360° che consenta di innovare anche i processi di pianificazione, monitoraggio e gestione dell’infrastruttura cloud, lasciandosi alle spalle i modelli tradizionali precedenti.
Non prevedere politiche di Governance fin da subito.
Un altro motivo che porta all’inefficienza del cloud aziendale è la mancanza di politiche e processi di governance, definite al momento della transizione. Le politiche di governance sono un problema sempre rimandato nel tempo, ma possono portare ad una cattiva gestione ed a complicazioni aziendali.
Un esempio di cattiva gestione derivante dalla mancanza di politiche di governance è la perdita di controllo delle risorse cloud. Nelle aziende, la maggior parte delle risorse cloud non viene controllata. Perciò, non si hanno dati riguardanti il dispendio delle risorse per ciascuna unità aziendale. Tutto ciò rende difficile quantificare la spesa per ogni reparto, portando ad una perdita monetaria.
Tutto ciò è facilmente evitabile. Come?
Prevedendo, fin dalla transizione, strumenti e politiche di controllo per le risorse ed il loro utilizzo, in modo da garantire un livello di governance ottimale su tutta l’infrastruttura cloud ed evitare sprechi.
Uso non efficiente dei servizi on-demand.
Uno dei vantaggi delle architetture cloud è sicuramente la possibilità di servizi on-demand. Ma quest’ultimi possono essere un’arma a doppio taglio se non correttamente gestiti.
Molte imprese non approfondiscono a dovere questo aspetto, tendendo ad un sovra-approvvigionamento di servizi.
L’atteggiamento comune è quello di “portarsi avanti” e rifornirsi di servizi auto-scalabili o con una scalabilità programmata anche quando gli applicativi o gli utenti che ne usufruiscono non ne beneficeranno per limiti architetturali o operativi. Con il cloud, questa pratica è molto inefficiente e porta ad uno spreco di risorse inutili, in quanto non sfruttate dall’architettura cloud stessa.
La soluzione? Determinare la configurazione ottimale per ogni servizio per ottimizzare l’utilizzo delle risorse e, così, ridurre il sovra-approvvigionamento e la relativa spesa.
Pulizia sporadica e non performante.
La mancanza di un controllo dell’utilizzo delle risorse porta ad un’altra sgradevole conseguenza che incide sui costi aziendali: gli sprechi di risorse “dimenticate”.
In media, le imprese sprecano dal 5 al 25% dei costi di gestione per risorse di cui non hanno bisogno. Per cui, l’adozione di pratiche continuative di controllo delle risorse cloud e l’eliminazione di quelle in eccesso dovrebbe essere introdotta come pratica ricorrente nei sistemi di governance.
Come fare?
Implementando servizi on demand con la definizione di trigger temporali che periodicamente richiedano una verifica sul loro reale utilizzo ed un sistema di monitoring e metering che ponga in evidenza le situazioni di sistemi e servizi sotto-sfruttati.
Non adottare il metodo DevOps.
Un utilizzo performante del cloud può essere ottenuto con una buona strategia cloud e l’automazione. Il cloud, grazie alla metodologia DevOps, permette alle imprese di automatizzare gli approvvigionamenti, la gestione delle configurazioni, il deployment, e i processi di recovery.
Non adottare l’automazione DevOps per il cloud aziendale aumenta la difficoltà per il team IT aziendale per la gestione dei servizi cloud e delle applicazioni trovandosi a gestire un’infrastruttura che va molto più veloce dei processi che devono seguire.
Perciò, è bene adottare a livello IT aziendale il metodo DevOps in modo da ridurre la necessità di interventi manuali e, così, aumentare l’affidabilità dei processi.
Questi cinque motivi sono facilmente evitabili se, al momento della decisione per l’innovazione IT e il cloud, ci si rivolge al giusto partner tecnico per la strategia cloud.
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